- Bene, sì. Certo.
- E dimmi, che fai a Parigi?
- Mah, lavoro in un'azienda. Faccio la
XXX.
- Bello! Figurati, qualità di lavoro a
mille in Francia. Là mica li fanno 'sti contrattini, niente lavoro nero...
- Ah no, figurati. Solo tanto tempo determinato.
Fra un mese mi scade il contratto, ma ancora non so niente.
- Ah. Vabbè, ma ti tengono! Figurati,
là, se uno è bravo, se lo tengono stretto! Poi tu parli le lingue!
- Ah, no. Infatti sto proprio tranquilla...
- Senti, e dove vivi? Mi immagino un
bell'appartamentino tutto per te con vista sui tetti di Parigi.
- Condivido un appartamento con un tipo e
la metà del mio stipendio se ne va per l'affitto di una camera.
L'appartamento, però, è carino. Pensa, abbiamo anche la lavatrice.
No, non ho la vista sui tetti parigini, ma dalla finestra della
cucina vedo il dirimpettaio adolescente che trascorre le serate
cantando in un flacone di deodorante, facendo finta di essere una
rockstar....
- E perché non ti cerchi una cosa tutta
per te? Vuoi vedere che non trovi un appartamentino carino tutto tuo?
- Mah, ho visitato qualche monolocale, ma
fare la guerra per pagare 750 euro per 15 mq non mi interessa, per
ora.
- Quanto???
- Quanto cosa? 750 o 15?
- Ma scusa, 15 mq è un buco!!!
- Il minimo legale per affittare un
“alloggio” in Francia è 9 mq. 15 non è poi tanto male.
- Scusa, e dove cucini?
- Nei 15 mq.
- E dove dormi?
- Nel letto. Negli stessi 15 mq.
- Scusa, e dormi e cucini nella stessa
stanza?
- Ah, spesso fai la doccia e cachi pure in quei 15 mq.
- Ma sono pazzi? Vabbè, però la sera
quando esci, tutta vita eh!
- Beh, sì. 'Na pinta 8 euro, quando spendi
poco.
- Madonna santa, ma chi te lo fa fare de
sta' là?
- Mah, sai, è comunque Parigi...
- Vabbè, sì. Ma poi, dove me lo metti il Moulin Rouge?
- Eh. Dove te lo metto il Moulin Rouge?
***
- Et vous venez de quelle région en
Italie?
- Latium.
- Dove?
- Rome.
- Magnifique!
- Oh oui...
- Sono stato a Roma a Pasqua. Tempo
magnifico, gli italiani tutti gentili, cucina ottima, Piazza Navona, Vespà!
- Sì, è davvero bella Roma.
- E non le manca?
- Ah, moltissimo.
- E perché non torna?
- Mah, c'è la crisi. I giovani scappano...
- Beh, ma c'è davvero tutta questa crisi
che dicono? Quando sono stato là, i negozi erano pieni...
- Di russi, probabilmente.
- Effettivamente non sembravano italiani
quelli nelle boutique. Sì, ma la qualità di vita in Italia, non c'è
paragone! Roma, poi, vive di turismo. Lei parla le lingue, cosa ci
metterebbe a trovare un lavoro a Roma?
- Mah, l'ultima volta che ho letto gli
aggiornamenti sul tasso di disoccupazione giovanile a Roma, si
parlava del 40%. Da allora ho smesso di tenermi aggiornata.
- Incroyable! Questo è il risultato di
20 anni di Berlusconì, n'est-ce pas?
- Mah, mica è così semplice.
- Immagino le manchi. Cosa le manca di
più?
- La pizza bianca, il cornetto e
cappuccino alle 4 di notte, il Ghetto ebraico, il mare di merda a
mezz'ora di macchina e mia madre.
- Ah, les italiens et la Mamma!!! Siete
tutti uguali! E les pastas?!? Non le mancano les pastas?
- Lei è stato al Ghetto ebraico quando è
venuto a Roma?
- Perché, c'è un Ghetto a Roma? No, ho
fatto 3 ore di fila per entrare ai Musei Vaticani, ho mangiato il gelato di
Grom e ho visitato Piazza di Spagna e Via Condotti. Un barista ci ha provato con mia
moglie. Gli italiani sono molto simpatici...
- Sì, siamo tutti simpatici. Oh, mi scusi, si è fatto tardi. Devo
andare...
- Au revoir! Come dite voi italiani... "Ciao Bellà!"
- Seh. Ciao Còre.
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