Forza di scrivere non ne ho avuta e non
ne ho. Un motivo c'è: si chiama Novembre.
Novembre, sei sempre stato un gran mese
di merda, fin da quando ero piccola. Fattelo dire.
Credevo fosse colpa del Novembre
romano, ma il Novembre parigino non ha veramente nulla da
invidiarti.
Le belle foglie rosse autunnali diventano
poltiglia per colpa delle tue incessanti piogge.
Senza sciarpa ti ammali, con la sciarpa
sudi.
I menù serali si riducono a: zuppa di
verdure, zuppa di zucca, zuppa di porro, zuppa di soncazzo. Il tocco
di classe è il crostino con un pizzico di noce moscata.
Il guardaroba, poi, diventa
irrimediabilmente monocromatico (ancor più del solito): cappotto nero, sciarpa nera, jeans
neri, stivaletti neri, umore nero.
A lavoro ci vai come un'invasata e
sembri Amelia, la papera strega del Topolino.
Entri in ufficio che albeggia, esci che
è già notte. La luce del giorno non la vedi proprio più.
Novembre, io ti cancellerei da tutti i
calendari del mondo.
Novembre, vorrei sapere io che cosa ti
ho fatto di male.
Novembre, il fatto che i grandi magazzini inizino a sfoggiare le decorazioni di Natale, non fa di
te un mese più simpatico. Anzi, mi sembri solo ancor più triste.
Novembre parigino, ci hai provato ad
essere un po' meno odioso del tuo cugino romano con le tue “ventes
privées” a prezzi stracciatissimi e i tuoi saldi di metà autunno.
Non ci sei riuscito, però, perché a novembre l'applicazione per
smartphone della mia banca non fa altro che ricordarmi che, se spendo
altri 3 euro in vestiti, farò bene a iniziare a fare l'elemosina al
métro di Cluny-La Sorbonne.
Novembre, non mi ricordo di un novembre
senza un'emergenza maltempo.
Novembre, sei un mese di merda, ma ogni
anno, irriducibile, ti piazzi lì, fra il 31 ottobre e il 1°
dicembre.
Novembre, è colpa tua se Giusy
Ferreri, all'apice della mia depressione novembrina di qualche anno
fa, mi si incrostò in testa con il suo “Ouh ouh ouuuuh...”.
Novembre, ti dirò di più: Axl Rose, a
me, sta anche molto antipatico.
Novembre, a causa tua a Morrissey è
venuto il ballo di san Vito nel mezzo della Death Valley.
Novembre, sono molta contenta che tu
venga solo una volta l'anno. Non potrei tollerare un altro mese così
poco affabile.
Novembre, fatti un esame di coscienza e
sbrigati ad andartene.